Mare nostrum


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È triste, ingiusta, offensiva e indegna della nostra identità nazionale e della comune civiltà umana la decisione presa dal nostro governo di impedire alle 227 persone, trovate lo scorso mercoledì sera a bordo di tre carrette del mare nelle acque del Canale di Sicilia, di raggiungere il porto di Lampedusa e lì ricevere solidarietà, accoglienza e la possibilità di un futuro migliore.

Altro che «risultato storico e svolta nella lotta all’immigrazione clandestina» – secondo quanto ha dichiarato il ministro degli Interni, Roberto Maroni. Quanto è avvenuto nelle acque del Mediterraneo è una gravissima violazione del diritto di asilo, che non deve essere negato a nessuno, particolarmente a donne e uomini che, come quelli rimandati indietro, scappano da situazioni di guerra, mancanza del necessario, persecuzione politica, ecc.

A questo riguardo intendiamo riaffermare che non è questa la strada da perseguire per regolare il flusso migratorio e assicurare un “clima di sicurezza” nel nostro paese e, unendoci alle varie istituzioni religiose e civili che si stanno levando in Italia e nel mondo per denunciare la gravità dell’accaduto e le immediate conseguenze sulla vita di chi è stato forzato al rimpatrio, chiediamo al Parlamento italiano che si faccia garante perché il diritto internazionale di non respingimento sia integralmente rispettato dalle autorità governative competenti.

Il grande mare nostrum – divenuto una enorme tomba contenente le migliaia di donne, uomini e bambini africani che nelle sue acque hanno perso la loro vita – deve ritornare ad essere ponte aperto e non muro invalicabile tra il continente africano e quello europeo. Insieme dobbiamo dire basta a tanta malvagità e oltre che a un “supplemento d’anima” per chi sembra avere perso le umane sembianze, chiediamo che venga recuperato il senso della giustizia e della solidarietà tra i popoli. (di Maria Teresa Ratti - http://www.combonifem.it/ )

Disegno "Comunità di Sant'Egidio" La «svolta» italiana in materia di immigrazione preoccupa Onu e Ong : http://www.carta.org/campagne/migranti/17402

E adesso cosa accadrà di loro? : http://it.peacereporter.net/articolo/15596/E+adesso+cosa+accadr%26agrave%3B+loro%3F

La vergogna dei respingimenti in Libia: http://www.nigrizia.it/doc.asp?id=12058&IDCategoria=108

"Non c'era posto per loro" (Lc. 2,7) : http://www.combonifem.it/articolo.aspx?a=1357&t=N

xxx Fonte : duomorovigo.it
inserito il 09 maggio 2009 (847)
- Caritas - Gruppo Missionario