TE DEUM - INIZIO 2009


Le "non poche ombre che vanno delineandosi" sul futuro dell'umanità nel 2009 e la crescente crisi sociale ed economica esigono "solidarietà e sobrietà " da parte di tutti: è quanto ha chiesto stasera Papa Benedetto XVI, durante i solenni Vespri e il Te Deum, il rito di ringraziamento di fine anno, celebrati nella Basilica di San Pietro.

"La società - ha detto Ratzinger rivolgendo il suo appello sopratutto ai giovani - ha bisogno di cittadini che non si preoccupino solo dei loro interessi , perché, come ho ricordato il giorno di Natale, 'il mondo va in rovina se ciascuno pensa solo a se'". Il Papa ha definito il dono del tempo "una preziosa opportunità per compiere il bene": "uniamo -ha esortato i fedeli - la richiesta di perdono per non averlo forse sempre utilmente impiegato". Davanti al sindaco di Roma, Gianni Alemanno e al cardinale vicario, Agostino Vallini, Benedetto XVI ha riproposto la necessità di affrontare l'emergenza educativa.

Le parole più forti le ha usate però per i tempi attuali, "segnati da incertezza e preoccupazione per l'avvenire", mentre dal 2008 passiamo al 2009, con un cuore - ha detto - colmo di "attese e speranze", come pure di "timori e difficoltà". "Cari fratelli e sorelle - ha affermato Ratzinger - quest'anno si chiude con la consapevolezza di una crescente crisi sociale ed economica, che ormai interessa il mondo intero; una crisi che chiede a tutti più sobrietà e solidarietà per venire in aiuto specialmente delle persone e delle famiglie in più serie difficoltà".

 "La comunità cristiana - ha aggiunto - si sta già impegnando e so che la Caritas diocesana e le altre organizzazioni benefiche fanno il possibile, ma è necessaria la collaborazione di tutti, perché nessuno può pensare di costruire da solo la propria felicità". "Anche se all'orizzonte - ha concluso - vanno disegnandosi non poche ombre sul nostro futuro, non dobbiamo avere paura".

xxx Fonte : www.ansa.it
inserito il 31 dicembre 2008 (589)
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