PAROLA EFFICACE


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Siamo entrati, come dicevo domenica all'omelia, nel mese del- la Bibbia, periodo che sottolinea l'importanza della Parola di Dio per la nostra fede.

La decisione di dedicarLe un mese intero fu presa nel 1971. Settembre fu scelto per il fatto che il giorno 30 si celebra la memoria liturgica di san Girolamo, grande cultore della Bibbia che la tradusse in latino dai testi originali, ebraici e greci, e ne elaborò importanti scritti di commento. Il Papa chiede che l ultima domenica di settembre sia celebrata La giornata della Bibbia .

Quando pronunciamo la parola Bibbia, troppo spesso usiamo termini che si riferiscono al testo: parliamo di Testi Sacri, Anti- co e Nuovo Testamento, Sacre scritture e omettiamo la cosa più importante: ricordare che l autore di questa Parola è Dio stesso. Quindi non celebriamo la festa di un libro, celebriamo la Rive- lazione di Dio che trova il suo culmine in Gesù Cristo, Verbo eterno che si fa carne e che parla attraverso le Scritture. La Bibbia è la comunicazione del cammino di Salvezza offerta da Dio al suo popolo.

Prima di essere sussidio per la storia dell umanità, prima di essere testimonianza dei fatti che Dio ha compiuto verso l umanità, prima di essere patrimonio di fede per ebrei e cri- stiani, essa è il veicolo attuale e costante del comunicare di Dio. In Gesù Cristo, poi, la Bibbia è divenuta una comunicazione ancor più intima, perché il Padre parla e si rivela pienamente nel Salvatore, il volto umano di Dio.

Vero che Dio si comunica in tanti modi e in tanti luoghi diversi ma per capire rettamente il suo parlare è necessario un libro aperto (la Bibbia) e un cuore disposto ad ascoltare. E la Bibbia non va solo letta, ma pregata. La Parola ha bisogno di essere attualizzata e fatta nostra con l aiuto del soffio dello Spirito Santo e degli insegnamenti della Chiesa. La Lectio Divina, o Lettura orante, delle Scritture è un modo importante per conoscere, meditare, contemplare e agire. Nella nostra parrocchia da anni la Lectio Divina viene proposta e confido si potrà riprendere al più presto. Il Concilio Vaticano II esorta al tempo stesso tutti fedeli alla lettura frequente delle Scritture.

Nella seconda Lettera a Timoteo, Paolo dice: Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente. Co- nosci coloro da cui lo hai appreso e conosci le sacre Scritture fin dall infanzia: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene mediante la fede in Cristo Gesù. Tutta la Scrittura, ispi- rata da Dio, è anche utile per insegnare, convincere, correggere ed educare nella giustizia, perché l uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona. (2Tm 3,14-19). San Girolamo diceva chiaramente: Ignorare le Scritture è ignorare il Cristo .

xxx Fonte : duomorovigo.it
inserito il 09 settembre 2017 (341)
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