FESTA DEL SACRO CUORE


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Venerdì, 12 giugno, abbiamo celebrato la Solennità del Sacro Cuore di Gesù. La grande fioritura della devozione si ebbe nel corso del XVII secolo, prima ad opera di Giovanni Eudes (1601- 1680), poi per le rivelazioni private della religiosa francese Margherita Maria Alacoque, diffuse da Claude La Colombière (1641-1682) e dai suoi confratelli della Compagnia di Gesù.

La festa fu celebrata per la prima volta in Francia probabilmente nel 1672 e divenne universale per tutta la Chiesa cattolica solo nel 1856.

Unirsi al Sacro Cuore significa aderire totalmente a Cristo, alla sua persona e al suo messaggio, alla sua scelta di vita e la sua missione.

Significa scegliere di pensare come Lui, amare e servire come Lui, assumere le sue scelte, in una parola, tentare di vivere come Lui.

Il Sacro Cuore non è una devozione intimistica e sdolcinata ma la volontà di essere misericordiosi, compassionevoli, fedeli seguaci di una scuola di donazione, solidarietà e cammino di santità.

Un Cuore che batte forte e ci spinge ad andare incontro agli altri, annunciare il vangelo della pace e della giustizia, creare una civiltà dell’amore, senza esclusioni e responsabile.

Un Cuore vicino e fraterno con le vittime di ogni violenza e ingiustizia, che le abbraccia e le aiuta a uscire dalla perdita della speranza e dalla paura.

Un Cuore che ci libera e ci fa passare dall’attaccamento ai beni materiali ad essere completamente posseduti dall’amore, a credere nel potere dell’amore senza misura a Dio e ai fratelli.

Avvicinarsi al Sacro Cuore significa avviarsi in un cammino di pace e di salvezza che ci consola, ristora e dà forza e ci dispone a servire la nostra comunità, aprendoci al servizio a tutta l’umanità, sul modello dell’amore universale che sgorga dal Padre.

xxx Fonte : duomorovigo.it
inserito il 13 giugno 2015 (937)
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