LO SPORT EDUCA ED UNISCE


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Domenica 17 maggio prossimo, il Circolo parrocchiale Duomo presenterà sul piazzale della chiesa le sue varie proposte educative, la cui principale rimane, senza dubbio, quella sportiva.

Con il termine sport, possiamo intendere una attività fisica il cui investimento emotivo può esprimersi su tre livelli integrati tra loro: benessere fisico, competizione e gioco.

Nel gioco sono sempre implicate la vita emotiva, intellettiva, i processi di socializzazione e di educazione. Spesso si associa al gioco, l'immagine dei bambini e, di fatto, il gioco nell'infanzia diventa strumento fondamentale attraverso il quale il bambino entra in contatto con il mondo circostante e compie esperienze concrete. Attraverso il gioco i bambini possono esprimere desideri e tensioni che non troverebbero spazio altrove.

A rispetto dell’attività sportiva ci sono tre elementi da mettere in evidenza:
Primo, che lo sport come la musica è il nuovo esperanto, più dell’inglese. È il modo in cui tutti, di qualsiasi razza, lingua o religione, comunicano in una maniera analoga.

In secondo luogo ricordare che la base fondamentale per costruire una vera attività sportiva paradossalmente è una base spirituale. Difatti i veri grandi atleti riescono ad arrivare a tali livelli perché alle spalle hanno un lungo itinerario di formazione.

Terzo: lo sport deve diventare sempre più una possibi- lità offerta a tutti di non accontentarsi del
minimo, ma di tendere sempre più in alto.

Per questo, all’interno dello sport, che ha, come diceva- mo, una base spirituale, anche coloro che sono diversa- mente abili possono realizzare mete elevate ed esaltanti.

Loro sono forse, anche più dei normodotati, la testimo- nianza più alta di ciò che può l’essere umano, quando mette in gioco tutta la sua passione, la sua spiritualità, interiorità e fisicità.

In questi tempi in cui famiglia e scuola, i tradizionali pilastri educativi, fanno tanta fatica possiamo confidare che, più che nel passato, gli allenatori siano grandi e forti educatori per i giovani.

L’augurio che faccio ai dirigenti e a tutti coloro che si impegnano, a qualsiasi livello nel “Circolo parrocchiale Duomo” , cui chiedo scusa per la scarsa mia presenza, è che non si stanchino di continuare a generare speranza. 

xxx Fonte : Don Gabriele
inserito il 09 maggio 2015 (371)
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