Non stranieri ma concittadini e familiari di Dio


E' una presa di posizione coraggiosa quella di monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino: la sua lettera pastorale «Non stranieri ma concittadini e familiari di Dio» (titolo che si richiama direttamente a San Paolo) si rivolge «ai Rom e ai Sinti che vivono con noi», ma anche «ai rappresentanti delle Istituzioni politiche e civili, alle Comunità cristiane della nostra amata Diocesi».

Nessuno, dunque, può chiamarsi fuori. E' una lettera "scomoda", a tratti dura, che proietta un cono di luce sulla realtà di chi vive da sempre ai margini.

 

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Non stranieri ma concittadini e familiari di Dio:
Non stranieri ma concittadini e familiari di Dio:
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inserito il 13 novembre 2012 (747)
- Chiesa