L'affitto di fiducia


immagine di Simone Sereni (07 settembre 201 - www.vinonuovo.it) Un'idea per un uso responsabile, sobrio, giusto, dei beni immobili che abbiamo la fortuna di possedere. Aiutando concretamente chi non trova una casa a prezzi ragionevoli. Il dibattito duro sulla questione dei "privilegi fiscali" della Chiesa italiana sembra esaurito.Io, a freddo, voglio sparigliare. La bagarre mi interessa poco.La proprietà (e il suo utilizzo) è un tema tabù in genere, di quelli posizionati in quella terra di mezzo che sta tra il diritto alla privacy e la cattiva coscienza. In particolare, tante sofferenze nascoste e disagi sociali esplodono spesso quando ci si scontra con l'inaccessibilità di una casa per molte famiglie e non (soprattutto giovani).Lo dobbiamo soprattutto a diffuse pratiche speculative, giustificate per abitudine dai più con la scusa dell'andamento del "mercato"; pratiche in uso talvolta, forse solo per superficialità o ignoranza di alternative, anche tra i cattolici.Eppure è possibile e opportuno un uso responsabile, sobrio, giusto, dei beni che abbiamo la fortuna di possedere. Nient'altro. Credo sia un tema da rispolverare per chi si nutre con l'Eucarestia di parole come giustizia, misericordia, accoglienza, carità. Niente a che vedere con clamorosi gesti di prodigalità o con forme ideologiche di messa in comune dei beni. Una forma coraggiosa di servizio al prossimo e alla società in questo preciso momento storico.

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inserito il 22 ottobre 2011 (497)
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