Dov'era finita la dignitą della donna?


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di Paola Springhetti (18 febbraio 2011

Nota a margine della manifestazione di domenica: perché nella Chiesa abbiamo lasciato spegnere questo tema in un linguaggio datato che ha allontanato le donne stesse?Spero che qualcosa mi sia sfuggito, a proposito delle manifestazioni che si sono tenute domenica all'insegna dello slogan "Se non ora, quando?". Manifestazioni organizzate per chiedere di restituire dignità alle donne, mai come oggi trattate come oggetti di sollazzo, mai come oggi sottoposte a nuove schiavitù, a partire da quella dell'immagine.Spero che mi sia sfuggito che anche il mondo cattolico si è mobilitato massicciamente per una battaglia che riguarda tutte le donne, belle e brutte, ricche e povere, laiche e credenti, di sinistra e di destra, italiane e straniere, tradizionaliste e rivoluzionarie.C'è stato un tempo, in cui la battaglia per la dignità della donna è stata elemento caratterizzante della vita ecclesiale. Come non ricordare il pensiero e la poesia di Giovanni Paolo II? Come non ricordare le riflessioni di Angela Ales Bello, o le provocazioni di Lucetta Scaraffia, o le proposte formative dell'Azione Cattolica?Era il tempo in cui a chi accusava la Chiesa cattolica di essere una delle cause o la causa principale del mancato progresso, sul piano dei diritti, delle donne in Italia, si poteva rispondere citando il Vaticano II, ma anche le tante iniziative per la promozione della donna che nascevano dalle diocesi, dalle associazioni, dalle Ong di matrice cattolica.Alcuni temi (come la denuncia dell'uso del corpo femminile in televisione) sono nati, sono stati denunciati e dibattuti nel mondo cattolico (basti pensare al lavoro dell'Aiart, o dell'Ucsi). Poi, è come se qualcosa si fosse fermato, come se un malvagio incantamento avesse sospeso lo scorrere del tempo. La riflessione non è stata approfondita, e il ripetere sempre gli stessi concetti, con un linguaggio ormai datato, ha creato disinteresse, e soprattutto ha allontanato le donne stesse. Il dibattito si è assopito, l'attenzione si è spostata su altri temi, che sembravano più urgenti. Voci sempre più numerose (e sempre più senza vergogna) hanno sposato tesi retrive per cui era meglio quando le donne stavano a casa: in fondo è colpa loro e dei loro capricci se oggi le famiglie sono così fragili e le nuove generazioni così maleducate.Il risultato è che, tra l'altro, oggi il testo-cult è di una laica: il documentario "Il corpo delle donne" e il relativo libro di Raffaella Zanardo.Troppi cattolici si sono lasciati omologare dalla televisione e dai media, hanno introiettato idee in contraddizione con quelli che avrebbero dovuto essere valori evangelici. L'idea ipocrita che nel privato ognuno fa quello che vuole (basta che non sia un immigrato, un rom o un povero, perché allora va condannato). L'idea comoda che indignarsi è inutile e, anzi, un po' bigotto, perché tanto lo fanno tutti (che cosa? Qualunque cosa). L'idea malsana che sono le donne a provocare, e tutto sommato fa loro piacere doversi vendere per poter fare carriera od ottenere una candidatura. Non si sono accorti che il consumismo aveva ormai informato di sé, oltre ai comportamenti, anche le menti e i corpi.Eppure, come si può parlare di famiglia (sostenerla, difenderla eccetera), se si dimentica il problema delle donne oggi? Come si può parlare di vita, se non si ascolta la voce di chi la vita la mette al mondo? Come si può fare la battaglia per il quoziente famigliare, e ignorare che oggi le donne hanno bisogno di lavorare, e non ci riescono; desiderano due figli, come dice l'Istat, ma ne fanno uno solo; chiedono di essere valorizzate, ma sono ancora discriminate?Se c'è un punto di forza del cattolicesimo, in questo Paese senza identità, è il suo radicamento fra la gente. Per questo vorrei ascoltare una partecipazione corale della Chiesa alla richiesta di più dignità per le donne. Se non ora, quando? Se vuoi guardare il documentario "Il corpo delle donne":http://www.youtube.com/watch?v=EBcLjf4tD4E Se vuoi acquistare il libro:http://www.lafeltrinelli.it/products/9788807171864/Il_corpo_delle_donne/Lorella_Zanardo.html?

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Dov'era finita la dignitą della donna?:
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inserito il 18 febbraio 2011 (618)
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