Spello, una storia che continua


Nel 1966 Carlo Carretto scriveva: «Il vescovo di Foligno ci ha chiamato. Sapeva che qui (a Spello) c’era un convento povero e ci ha detto: “Forse è adatto per voi”. Abbiamo cominciato questa attività pensando di fare qualcosa per i nostri fratelli. Questo “qualcosa” è scoppiato nelle nostre mani. Aspettavamo dieci giovani e ne venivano cento, ne aspettavamo cento e ne arrivavano mille. Spello è un luogo di preghiera. Lavoro e preghiera; però li abituiamo al silenzio, ad andare al di là della preghiera-parola. Oggi tutti sentono aridità, perché non danno spazio sufficiente alla preghiera. Dobbiamo trovarlo questo spazio, altrimenti con il nostro gran lavorare ci trasformiamo in schiavi e non in figli di Dio». Il documento finale della XIII Assemblea nazionale dell’Azione cattolica riporta questa scelta: «… ormai i tempi sono maturi perché l’Associazione possa darsi un “polmone spirituale”, da custodire come la pupilla dei propri occhi: una sorta di laboratorio dello spirito e della formazione, dove è perennemente accesa una luce di contemplazione, di studio, di maturazione vocazionale e formativa, capace di far incontrare la Parola e la coscienza…».(3 maggio 2008)

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Spello, una storia che continua:
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inserito il 04 ottobre 2010 (479)
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