Un dialogo vitale


immagine Viviamo in un’amara stagione in cui da più parti si interpreta come ferita o tradimento della propria identità qualsiasi apertura al confronto con le posizioni, la storia, le argomentazioni di chi appartiene a un’entità religiosa o culturale “altra” dalla nostra: anche la semplice, onesta disponibilità al confronto e alla disamina delle proprie convinzioni viene letta come inaccettabile cedimento all'indifferentismo o, peggio ancora, come resa di fronte al “nemico”. Ci pare allora utile anche per il dibattito civile in un paese come l’Italia, in cui la confessione religiosa maggioritaria non è quella ortodossa, esaminare le ragioni di fondo della scelta irreversibile per il dialogo e il confronto teologico che il patriarca ecumenico Bartholomeos I ha ribadito nella sua ultima lettera enciclica indirizzata a tutti i fedeli ortodossi.  

xxx Fonte : portale
inserito il 01 luglio 2010 (472)
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