L'umiltà della chiesa


immagine di Roberto Repole (ed. Qjqajon - Monastero di Bose - Euro 11,00)  È l’Altro, nel suo percorso di umiliazione, che fonda la chiesa! Se i cristiani non sono “del mondo”, tuttavia non devono dimenticare di essere “nel mondo”: oggi, infatti, a loro è richiesto di ripensare la fede cristiana all’interno della cultura postmoderna, senza alcun appiattimento acritico su di essa, ma in un’apertura al dialogo e al confronto. Possiamo così scoprire che la chiesa, nel contesto del mondo attuale, è chiamata a essere umile: la sua umiltà si radica nell’umiltà stessa di Dio, che in Gesù Cristo si è compromesso con la terra e l’umanità, e le permette di essere il popolo di Dio animato dallo Spirito santo. La chiesa è umile perché consapevole di essere “in relazione” e “dalla relazione”, perché non deve imporre una verità totalizzante, ma vuole proporre una verità che apre alla libertà. Roberto Repole (Torino 1967), presbitero, insegna ecclesiologia e teologia sistematica presso la Facoltà teologica di Torino. Ha indirizzato buona parte della sua ricerca al ripensamento della chiesa nell’orizzonte della cultura contemporanea. Se vuoi sfogliare il libro: http://www.monasterodibose.it/index2.php?option=com_flippingbook&book_id=94 Se vuoi acquistarlo: http://www.monasterodibose.it/index.php/content/view/1227/373/lang,it/

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inserito il 10 giugno 2010 (622)
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